Sul come aprire un’etichetta discografica in rete si trovano le più disparate informazioni.
Dopo aver realizzato questo video sono stati in molti a chiedermi maggiori dettagli
e informazioni pratiche su come aprire un’etichetta discografica.
Io ho aperto un’etichetta discografica sei anni fa, La Fame Dischi,
e proprio come spiego nel video, l’ho fatto nell’ottica che “l’unione fa la forza”.
Per il futuro prevedo uno scenario diverso, che tra l’altro viene già utilizzato e funziona,
in cui le etichette non esisteranno più come le intendiamo adesso e che invece vedrà le band protagoniste assolute
promuovere e vendere direttamente ai fan la propria musica attraverso la rete e i social.
Se ti interessano questi argomenti dai un’occhiata alla guida e corso “Il Musicista del Futuro”
Se invece vuoi “unire le forze” proprio in questo preciso momento,
ho realizzato questa guida su come aprire un’etichetta discografica.
Ho anche preparato un NUOVO CORSO dal titolo “IL METODO MARAGLINO
– Come ho fatto a creare un’etichetta discografica con 0 euro e renderla il lavoro della mia vita partendo da Zero
[CASE STUDY La Fame Dischi]”. Per maggiori informazioni CLIKKA QUI.
Prima di cominciare con la guida su come aprire un’etichetta discografica
ricordati di iscriverti a “Il Segreto per Vivere di Musica”,
il gruppo facebook dei Musicisti Consapevoli —> fai richiesta QUI
Ti ricordo che “Il Segreto per Vivere di Musica” è anche un libro
che trovi qui → http://bit.ly/2lUcxnu
Ok adesso ci siamo.
Possiamo partire con la guida.
01) Quando e perché aprire un’etichetta discografica
Lo abbiamo visto nel video: una serie di band che si stimano fanno prima a mettersi insieme e creare un collettivo di artisti coordinati piuttosto che ritrovarsi ognuno a tentare la strada della ricerca di un contratto discografico. Se immaginiamo una casa discografica indipendente bella e finita è ovvio che ci scoraggiamo e che capiamo che non è proprio cosa da tutti mettersi a fare imprenditoria con la musica. Però se invece di guardare il quadro finale ci preoccupiamo all’inizio soltanto delle cose principali e pratiche, ovvero trovare il nome del “collettivo”, creare un sito e una pagina facebook e iniziare a divulgare la musica delle band del collettivo, avremo poi tutto il tempo per capire tutti gli aspetti di una label indipendente. Impareremo facendo.
02) I vantaggi di aprire un’etichetta discografica
Ma perché dovremmo fare una cosa del genere? Perché il successo di una band sarà il successo di tutta l’etichetta e quindi di conseguenza anche di tutte le band che ne fanno parte. L’unione fa la forza appunto. L’obiettivo deve essere quello di rendere prestigiosa l’etichetta. Gli addetti ai lavori avranno così un approccio diverso nei confronti delle releases ed è questo il potere più forte di un’etichetta: essere sinonimo di qualità. Ecco perché tutti cercano l’etichetta prestigiosa del momento: per far parte di un roster di qualità. Ma quel roster di qualità lo possiamo costruire da soli. Certo è più difficile ma almeno abbiamo il controllo di quello che facciamo e non siamo costretti a dover attendere il nostro turno in una prestigiosa label. Anche perché potrebbe capitare che il nostro “momento” non arrivi mai per mille motivi. Allora non è forse meglio costruire da soli la nostra occasione?
03) La Burocrazia: come configurare al meglio giuridicamente la propria etichetta discografica (codice fiscale, associazione culturale, partita IVA personale o società?)
Tutte le persone che hanno fondato un’etichetta indipendente di successo ricordano esattamente il momento in cui hanno aperto la partita iva intestata all’etichetta. È un momento emozionante. È un momento in cui si realizza effettivamente il sogno di aver messo in piedi una realtà economica legata alla musica che sta in piedi da sola. Tutto questo non avviene mai all’inizio. All’inizio uno ci prova. Trova delle band interessanti, da un nome all’etichetta, crea il logo e ci prova. Non si può partire dalla fine. Tutti domandano “ma come faccio? devo aprire la partita iva?” Ma aprire una partita iva costa e non conviene partire proprio da lì. Il mio consiglio è quindi di iniziare: racchiudere le band sotto un unico nome, far girare il nome dell’etichetta e vedere come va. Se poi va bene sono diverse le soluzioni che si possono adottare nell’arco degli anni. Puoi iniziare anche con il codice fiscale oppure aprire un’associazione culturale e magari più avanti aprire la partita iva personale a cui collegare l’attività dell’etichetta. E poi chissà magari le cose andranno bene e potrai aprire la tua società, avere una partita iva specifica dell’etichetta e conquistare il mercato musicale 🙂
Solo con il tempo e il duro lavoro capirai come andrà. Scegli intanto il giusto nome e logo per l’etichetta. Successivamente aprirai la partita iva registrandoti come impresa presso la camera di commercio e aprendo una posizione previdenziale. Puoi anche registrare il logo dell’etichetta, avrai comunque bisogno di un commercialista.
04) Come muovere i primi passi
Dopo aver deciso il nome dell’etichetta, creato il logo e aver dato una forma giuridica iniziale all’etichetta, la prima cosa che ti servirà sarà un sito internet. Leggi la mia Guida su come comprare hosting e dominio e creare un sito internet con wordpress.
4.1) Produzione interna o esterna?
Puoi decidere di produrre tu personalmente i dischi della tua etichetta allestendo uno studio di registrazione.
Leggi la Guida su Come creare un Home Studio e quella su Come allestire una Sala di Ripresa economica.
Se non ti senti bravo con la produzione potresti allora utilizzare uno studio di registrazione esterno
e a quel punto avrai bisogno di un budget iniziale per pubblicare i tuoi primi dischi.
Una volta che hai il disco finito dovrai stamparlo. In Italia delle buone stamperie di dischi sono Shelve e CD STAR.
Ogni disco dovrà avere il codice dell’etichetta ed il suo numero di catalogo.
Dovrai poi recarti all’ufficio SIAE della tua città per richiedere i bollini che sono obbligatori per le copie fisiche dei dischi anche se non sei iscritto alla SIAE (non iscriverti mai, usa Soundreef).
4.2) Promozione interna o esterna?
Quando ho iniziato con La Fame Dischi ero diventato bravo nell’autopromuovermi e poi nel promuovere i miei amici colleghi musicisti quindi quello che ho offerto subito alle band con cui entravo in contatto e con cui volevo lavorare era promuoverle. Potevo produrre dischi anche senza soldi semplicemente offrendo promozione. Quindi il gruppo si registrava il disco e si stampava le copie e io promuovevo il disco in cambio di tot. copie del disco i cui ricavi delle vendite erano tutti miei e che di solito vendevo nel negozio online dell’etichetta e agli eventi. Questo modello di business dell’etichetta è davvero base ed è ottimo per cominciare. Puoi fare lo stesso anche tu all’inizio e se non sai da dove cominciare con la promozione scarica gratuitamente la mia Guida per lanciare il disco senza ufficio stampa. Ti consiglio anche di dare un’occhiata alla mia Guida su come scrivere un comunicato stampa che sia pubblicabile.
Ti potrebbe essere molto utile anche il mio Corso in Autopromozione.
Se non ti senti bravo con la promozione potresti allora utilizzare un ufficio stampa esterno e a quel punto avrai bisogno di un budget iniziale per promuovere il disco.
4.3) Booking interno o esterno?
Potrai anche preoccuparti di trovare le date alla tua band nel frattempo che trovi un booking esterno.
Leggi le mie guide sull’argomento “trovare date”:
05) Vendere la musica (il distributore)
Per vendere i tuoi dischi avrai bisogno di un distributore digitale e uno fisico per finire su quei pochi negozi di dischi rimasti.
All’inizio però può bastare anche soltanto essere presenti negli store digitali. Potrai vendere le copie fisiche ai concerti e agli eventi che poi sono i luoghi dove le copie fisiche si vendono maggiormente soprattutto in caso di emergenti. Come distributori digitali hai l’imbarazzo della scelta. Ti segnalo Soundrop che è gratuito, Sounday, Cd Baby e Musician.
Sono tutti distributori che ho usato almeno una volta e con cui mi sono trovato bene.
Adesso dovresti avere il quadro generale della situazione un po’ più chiaro.
Se hai domande fammele pure nei commenti e ti risponderò personalmente.
Per approfondire meglio l’argomento e scoprire come ho fatto a creare un’etichetta discografica con 0 euro e renderla il lavoro della mia vita partendo da Zero, ti invito a seguire il mio corso “IL METODO MARAGLINO [CASE STUDY “La Fame Dischi”]”. Per maggiori informazioni CLIKKA QUI
Se invece non ti senti pronto per un’avventura del genere e continui a sperare che un’etichetta ti prenda sotto la sua ala protettiva, ti invito comunque al mio corso sulle tecniche avanzate di vendita musicale senza intermediari in modo che nel frattempo che aspetti e che cerchi puoi iniziare comunque a vendere in maniera autonoma la tua musica. Leggi la guida e iscriviti al corso “Il Musicista del Futuro”.
Leggi anche la mia Guida con i consigli su Come trovare Etichetta e/o Booking
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Ok adesso è veramente tutto.
Buon lavoro!
Un abbraccio.
Michele
grazie per l’articolo e per essere così chiaro e disponibile. Sto maturando l’idea di costituire un’etichetta discografica sotto forma di associazione culturale,che ho già costituito 3 anni fa e della quale sono il presidente.Tratttasi di associazione che fino ad ora si è occupata quasi esclusivamente di eventi live,ma che al tempo stesso ha già collaborato con etichetta discografica nella reallizzazione di 6 cd,tutti andati oltre le aspettative.avrei già trovato lo stampatore e l’editore.Leggendo il tuo articolo,ho rafforzato l’idea di partire con l’associazione e senza partita iva.è possibile? posso denominarmi etichetta ? oppure che passi devo fare come associazione per diventare anche etichetta senza partita iva?,,,,la burocrazia è complessa? considera che vorremo stampare i cd perchè vengano venduti dal vivo e per il resto distribuiremo in digitale(esisotono restrizioni non avendo p.i?) ,,,,,ti ringrazio anticipatamente ….
Si puoi fare della tua associazione un’etichetta. Per sapere tutto nel dettaglio ti consiglio di seguire il mio corso http://autoproduzione.michelemaraglino.com/
Grazie Michele!! Una domanda: per qualsiasi etichetta é possibile vendere il cd sulle principali piattaforme? Tipo Amazon, iTunes. Possono farlo tutte? Anche quelle che partono da zero? Grazie!!!!!! Vado subito a cercarti su fb
Certo!
Ciao Michele e grazie per la guida, lo trovo un’ottimo punto di partenza. In merito alla questione NO SIAE, SI SOUNDREEF, viste come stanno ancora oggi le cose, questo consiglio è ancora valido?
Inoltre ti chiedo, sono associato ad una cooperativa dello spettacolo, ho avviato da poco un piccolo studio di produzione/registrazione ma per mantenermi sono anche dipendente di una azienda del mondo della tecnologia.
Ho desiderio da sempre di aprire un etichetta per poter offrire un ulteriore servizio agli artisti che mi interessano e fare release anche dei miei progetti.
Come configureresti l’avvio dell’etichette in una situazione come quella esposta, scartando la P.I. ?
Grazie mille ancora per tutte le tue chicche!
A presto,
Vee
Dovrebbe essere previsto un sistema per chi non può viaggiare ma ugualmente vuole sviluppare le sue competenze in materia…
Grazie…